1968 ANALOGICO
Ho cominciato a circa 15 anni ad amare la fotografia come mezzo per comunicare, per anni ho fatto il fotografo con passione e impegno. Anche impegno sociale, negli anni 70 vedevo la fotografia come forte elemento di impatto, per denunciare e comunicare la voglia di cambiare che era in ognuno di noi, allora la fotografia per me non era leziosa, fatta di chiari e scuri, di forme sinuose difficili da cogliere nella realtà quotidiana, ma erano immagini di vita reale, di gente vera che urlava che si affacciava a un nuovo mondo che sapeva ascoltare. Con la mia macchina fotografica dovevo registrare e passare a chi non era lì e voleva sapere.
Per anni ho lavorato per i più importanti giornali (quotidiani e settimanali) politici e non. Cercando di dare alle immagini non un lirismo artefatto, ma trasmettere l'emozione,la storia di quella eventuale situazione.
Ho sempre rifiutato, di vedere la fotografia solo come un'espressione artistica, ma al di la dei sofismi interpretativi. Sono sempre dell'opinione che una fotografia ha nel suo DNA, l'attimo, immutabile del tempo, per questo e un patrimonio assoluto della memoria, e nella sua essere comprensibile a tutti senza codici per decifrarla.
Oggi non faccio più il fotografo professionista ma e rimasto in me quel desiderio di bloccare, trasmettere ad altri, immagini che i miei occhi e la mia macchina fotografica colgono.
In questo sito potrete trovare le immagini che raccontano i volti di persone meravigliose che ho incontrato nel percorso della mia vita.
In seconda e forse in prima analisi,la macchina fotografica e per me un pas-partou che mi permette di avvicinare e coinvolgere persone che incontro nei miei viaggi, non mi nascondo nel fare foto, anzi ostento la mia intenzione per conoscere le persone che mi affascinano. il fine non e tanto per fare una “bella fotografia” ma per arricchire il mio percorso di facce e storie, la macchina fotografica la considero uno strumento per entrare in comunicazione con culture diverse. FARE LA FOTO e per molti un momento magico dove si compie un rituale, l'importanza che viene data alla situazione, crea un rapporto che va al di la del semplice ricordo ma si arricchisce di messaggi, importanti per una ricca esplorazione dell'universo che ci circonda.
2009 DIGITALE
Ho comprato una macchina fotografica digitale, per provarla mi reco in Camargue, fotografo Fenicotteri e Tori. Ritorno a casa e scarico le foto sul mio PC, soddisfazione e sgomento...”ma che bello il digitale, ma che belle foto fa questa macchina digitale”.... e la macchina o il fotografo a fare le foto? Mi assale un dubbio, forse gli anni hanno indurito il cuore oltre ad avermi strapazzato una coronaria? Le foto sono decorose, ma non sono sicuro se a farle e il Walter, che da ragazzo fotografava con il cuore, credendo di cambiare il mondo con una foto, per far riflettere chi le guarda.
contact